martedì 27 novembre 2007

Macchinette mangiasoldi.

Aspettiamo dal 15 Agosto ancora una risposta da Romano Prodi...
Macchinette mangiasoldi, un buco nelle casse dello Stato da 98 miliardi 15 agosto 2007
Pari a tre finanziarie non riscossi dai Monopoli di Stato, finiti nelle tasche della casta politico mafiosa.Quattrini che lo Stato non ha mai riscosso dalle macchinette videopoker e dei giochi.È scritto nero su bianco nella relazione di una supercommissione di esperti, guidata dal sottosegretario all’Economia Alfiero Grandi e dal generale della Finanza Castore Palmerini, finita sul tavolo del viceministro s-pregiudicato Vincenzo Visco, che accusa gli Italiani di essere degli evasori ma l’aspetto più scandaloso è che, secondo il Gruppo antifrodi tecnologiche della Guardia di Finanza, parte di questo denaro è finito nelle tasche della criminalità organizzata "Cosa Nostra", sotto il naso di chi avrebbe dovuto controllare: i "Monopoli di Stato", trasformati in interessi di casta. Su questo scandalo indagano gli uomini migliori delle Fiamme Gialle, la procura della Corte dei Conti a Roma, diverse procure in tutta Italia (Venezia, Bologna e Roma).Un’idagine che si riferisce soprattutto agli anni passati, ma la situazione non è cambiata: "È da segnalare a tutt’oggi - scrive la Commissione - il permanere di un'altissima percentuale (anche questa “testimoniata”) di apparecchiature che dovrebbero essere collegate alla rete dei Monopoli di Stato che invece non vengono rilevate. Un’inchiesta svolta non senza pericoli, lasciano intendere gli uomini della Guardia di Finanza.Tutto è rimasto fin'ora sotto silenzio, un commissario rivela: "Pensavamo che questa relazione fosse un’autentica scossa. Invece se n’è parlato pochissimo e la parte relativa alla criminalità organizzata è praticamente scomparsa”, la relazione è sulla scrivania del viceministro Visco.
Visco, è complice o incompetente?

NO al Signoraggio della Moneta.

Il Signoraggio e' l'atto di violenza ("di Signorìa") con il quale la privata Banca d'Italia e la privata BCE stampano per pochi centesimi la carta moneta ed introitano il DOPPIO del valore rimanente, invece di distribuirlo ai Cittadini, che ne sono i veri padroni.
Prodi: il fattore B. (Bilderberg) ed il piano per disattivare la Legge Pinto con il Comma 1348 della Legge Finanziaria.
Alfonso Luigi Marra.
INESISTENZA DI ALCUN OBBLIGO DI “RESTITUIRE”I FIDI E I MUTUIManovre di Prodi per disattivare la legge Pinto, mediantel’art. 1348 della finanziaria 2007, perché ciò è funzionalea coltivare l’inflazione mediante il signoraggio ad operadel gruppo Bildeberg, che è l’artefice occulto della suafortuna politica.Segnalo ai cittadini tutti, ai politici, agli avvocati, ai magistrati, ai giornalisti - non importa se di destra, sinistra o centro, perché ritengo che la politica sia tutta sotto il dominio del potere economico - che è un pericolosissimo errore credere alla favola della fortuna di Prodi.E’ infatti persino possibile che né lui né qualche altro “economista” tipo Schioppa o Monti se ne sia accorto, ma la sua famosa “fortuna” è invece il frutto del lavorio segreto di un immane apparato di protezione e sostegno, gestito in Italia ed all’estero dagli occulti poteri bancari nazionali ed internazionali, che stanno dietro algruppo Bildeberg, di cui naturalmente è parte integrante anche la Goldman e Sachs, la grande banca di affari americana, alla quale è notoriamente legato da gran tempo.Gruppo Bildeberg, costituito dalle dinastie che dominano il mondo attraverso la politiche economiche, ovvero, secondo innumerevoli, dettagliatissime fonti internet, Astor, Bundy, Collins, Dupont, Freeman, Kennedy, Li, Onassis, Rockfeller, Rothschild, Russel, Van Duyn e Merovingi.La strategia delle tasse ed i buoni rapporti con la BCE (Banca Centrale Europea) ed altri ambienti europei da questa controllati sono cioè tutt’altro da ciò che sembrano, essendo in realtà frutto dell’obiettivo di demonetizzare la società.

lunedì 26 novembre 2007

VERITÀ SOCIALI.

TUTTI I MALI DEL MONDO, DIRETTI ED INDIRETTI,
DERIVANO DAL SIGNORAGGIO.


Il Signoraggio è la concessione alle BANCHE CENTRALI (Private!!!) di emettere moneta cartacea a costo tipografico e di cederle in prestito agli Stati, a prezzo pieno, gravate di interessi. L’ammontare di questi prestiti costituisce il Debito Pubblico di ogni Stato, sul quale si continuano a pagare perennemente interessi, in una crescita infinita. Tali interessi vengono pagati dai Cittadini attraverso le imposizioni fiscali. L’Italia sulla base del trattato di Maastricht incrementa il proprio Debito con la Banca d’Italia (Privata!!!) per un massimo del 3% annuo del proprio Prodotto Interno Lordo, facendo crescere nel contempo l’ammontare degli interessi pagati annualmente dai Cittadini. La costante crescita degli interessi e quindi delle imposizioni fiscali, non soltanto impoveriscono i Cittadini, sui quali si scaricano attraverso i Prezzi tutti i gravami fiscali, ma rendono inoltre non competitive le Aziende Nazionali, nei confronti di Paesi a bassi costi di produzione (Cina, Paesi dell’est europeo ed asiatico). Ciò porterà ad una catastrofe economica senza precedenti se non si prendono le opportune misure. La principale di tali misure è costituita dalla riappropriazione della Comunità Italiana del diritto di emissione diretta della propria moneta, ritirando la concessione di Signoraggio alla Banca d’Italia. L’altra misura è costituita dalla Fiscalità Monetaria, cioè dello scarico fiscale (8% annuo) sulla Massa Monetaria e non più sulle Aziende e sui Cittadini (attuale Fiscalità Reddituale); ciò consentirà il riassorbimento graduale del Capitale della Banca d’Italia, formatosi nel tempo con il Signoraggio e che supera del 20% l’ammontare del Debito Pubblico. Con ciò sarà possibile inoltre attuare il Reddito di Cittadinanza Universale che metterà ciascun Cittadino in condizione di gestire autonomamente la propria vita in base alle condizioni personali. La scomparsa dalla Fiscalità Reddituale renderà le Aziende Italiane competitive nei confronti di qualsiasi Paese.
Perché ciò possa attuarsi rapidamente è necessario diffondere queste conoscenze, perché si formi una convinta Opinione Pubblica, capace di condizionare la Classe Politica. continua clicca: http://www.bellia.com/lettera_di_comunicazione_per_adesioni.htm

Bankitalia,famiglie a rischio usura.

Il loro debito e' raddoppiato negli ultimi 10 anni.

(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Il debito delle famiglie e' raddoppiato negli ultimi 10 anni e cosi' possono aumentare i rischi di ricorso all'usura. Secondo Bankitalia, in 10 anni i debiti sono passati da una media di 60.000 a quella di 120.000 euro. Uno studio del'istituto sottolinea che per evitare il rischio e' necessaria la prevenzione da indirizzare 'non solo sui soggetti che presentano un rischio immediato' ma su tutte le famiglie e le imprese che possono essere potenzialmente coinvolte.

Grave sciagura alla Deutsche Bank.

Maurizio Blondet
24/11/2007

La sede della Deutsche Bank STATI UNITI - La Deutsche Bank voleva pignorare 14 case di altrettanti proprietari che non riuscivano a pagare il mutuo a Cleveland, nell’Ohio.Un giudice federale - di nome C.A. Boyko - ha dato torto alla potente banca.Le cui azioni sono ulteriormente precipitate.Ecco cosa attende i creditori esteri del debitore USA, si potrebbe concludere.Ma la morale della storia è un’altra, molto più significativa.E che suona vendetta per gli indebitati, e rovina per la speculazione.Il giudice federale Boyko ha chiesto alla Deutsche di esibire i documenti comprovanti il titolo legale alle 14 case.Le Deutsche Bank National Trust (la sussidiaria americana) non è stato in grado di farlo: non aveva in mano il contratto di mutuo vero e proprio, la prova dell’ipoteca gravante sugli immobili.Tutto ciò che avevano erano delle «securities», obbligazioni, dove migliaia di mutui acquistati da piccole banche locali di prestito sono stati confezionati insieme dalla «ingegneria finanziaria» e rivenduti ad altri: fondi pensioni, privati risparmiatori, altre banche.La Deutsche Bank stessa è stata sia confezionatrice di questi pacchetti tossici, sia - evidentemente - acquirente.Si vendevano, eccome.Standard & Poors assicurava che questi pacchetti erano AAA, ossia «sicuri», anche se (in una confezione che poteva contenere mille mutui) almeno un 20% erano stati contratti da debitori «subprime», ossia pagatori poco affidabili.Ma si guadagnavano gli interessi su quelle «securities», consistenti nei ratei di mutuo che i più pagavano.Si calcola che siano in circolazione 6.500 miliardi di dollari di questi pacchetti, titoli di debito «sostenuti» da patrimonio fisico, una casa («asset backed securities»).Cifra eguale ai due terzi del reddito interno lordo americano.Ed ora, grazie al giudice dell’Ohio, si scopre che - a causa della sofisticata struttura di quelle obbligazioni e della dispersione incredibile che hanno subito - non si riesce a sapere chi possieda il contratto di mutuo, il documento fisico comprovante l’ipoteca.Miracolo della virtualizzazione estrema della finanza più disincarnata: tutto ciò che ha la Deutsche Bank è un documento, la famosa obbligazione-pacchetto, che rappresenta un «intento di cedere i diritti di mutuo».Ma l’asset (l’immobile) che presuntivamente la «garantisce» («backed») non si sa di chi sia, né chi abbia in mano il documento relativo.I geni della finanza creativa non avevano pensato a questo piccolo particolare.Nel caso specifico, la Deutsche Bank ha agito come «Trustee» (fiduciario organizzatore) di «consorzi di cartolarizzazione» («securitization pools») di gruppi disparati di investitori sparsi per il mondo.Ma il documento di mutuo richiesto dal giudice per provare che la banca era la creditrice e datrice del mutuo stesso, non è stato possibile esibirlo.Dov’è?Chi lo detiene?Forse le piccole banche che hanno acceso il mutuo originario: ma quali?Come identificarle, visto che la obbligazione («security») è un miscuglio di un migliaio di ipoteche diverse, anzi di porzioni di ipoteche?
Gli avvocati della Deutsche Bank hanno potuto solo sussurrare che in passato, per anni, le banche hanno potuto sequestrare i beni immobili a mutuo «securitizzato» senza suscitare obiezioni.La risposta del giudice Boyko dovrà essere scritta nel marmo: «Le banche sembrano dare per scontato che siccome hanno fatto qualcosa per tanto tempo senza opposizione, la consuetudine equivalga alla legalità. Ora che questa pratica è stata messa alla prova, i loro argomenti legali deboli obbligano la corte a fermare la banca sul portone».Si ritiene che siano forse due milioni di debitori con mutuo a tasso variabile (al 100% e con i primi due anni a tasso bassissimo); e che tra dicembre 2007 e luglio 2008 ben 690 miliardi di dollari di questi mutui subiranno un crudele rialzo degli interessi, perché il biennio di grazia scade.E ciò proprio nel momento in cui la recessione si incrudelisce, e i redditi dei piccoli debitori probabilmente caleranno o cesseranno.Centinaia di migliaia di abitanti ricorreranno all’ultima risorsa del debitore: non pagare il rateo mensile.Si capisce bene perché, dopo questa sentenza - riguardante 14 villette unifamigliari, che la Deutsche Bank potrebbe comprarsi con un milionesimo dei suoi capitali - le azioni della banca tedesco -americana siano crollate.Ora, se la decisione del giudice di Cleveland non sarà riformata dalla Corte suprema, milioni di debitori col mutuo andranno in fallimento, ma le banche non potranno sequestrare le case per rivenderle.Per i piccoli proprietari insolventi sarà un dramma, anche perché le case tecnicamente requisibili crolleranno di prezzo (ma forse potranno continuare ad abitarle).Ma per il sistema bancario americano (e quello internazionale che l’ha seguito nella follia) sarà come il grippaggio del motore in un’auto in corsa, o come uno di quegli ingorghi a croce uncinata dove nessuna auto può andare né avanti né indietro.O meglio ancora, uno tsunami finanziario, come lo ha chiamato William Engdahl, a cui dobbiamo questa notizia (1).Engdahl promette una seconda puntata, in cui specificherà le conseguenze.Lo attendiamo con ansia, non riuscendo a comprendere sui due piedi tutti i titanici effetti convergenti e complessivi che questa sentenza avrà sul sistema finanziario mondiale e sull’economia sottostante; effetti sicuramente ampliati dalla globalizzazione stessa, che ha asportato le paratie difensive tra le economie nazionali.La fantasia non arriva a tanto.E si ha paura ad immaginare tutto. «Le conseguenze di questa sentenza sono così immense, che non è possibile descriverle», ha infatti confidato all’EIR un’alta fonte della finanza europea (2).Questo personaggio ha chiesto in giro nell’ambiente, e ancora nessuno sapeva della sentenza dell’Ohio.Solo per questo, secondo lui, la baracca della finanza globale sta ancora in qualche modo in piedi.Questo personaggio paventa inoltre che dietro l’incapacità della Deutsche Bank di fornire il documento dell’ipoteca ci sia un trucco e un buco potenziale ancora più spaventoso: forse la finanza creativa ha moltiplicato gli «asset» presunti (gli immobili) a sostegno delle obbligazioni «asset backed», vendendone più e più volte i medesimi presunti «attivi».Qualcosa da far impallidire Enron e Parmalat messe assieme.ra comincia una nuova fase, ha detto questa fonte, in cui anche i mutui «prime» (contratti da famiglie solvibili e targati AAA) stanno «andando sotto».Poi, verso fine anno, andranno sotto le borse, la seconda gamba dell’illusionista prosperità finanziaria.«In ogni consiglio d’amministrazione domina il panico più completo, in quanto nessuno riesce a prevedere le conseguenze delle loro azioni».Come non bastasse, nota la fonte dell’EIR, dal primo gennaio andranno in vigore le nuove norme mondialiste per i mercati finanziali, il «Basilea II», che essenzialmente consistono nel sostituire i vecchi vincoli di capitale bancario con un sistema di rating.Di fatto, gli obblighi per le banche di tenere una quota di capitale come riserva porteranno ad un abbassamento di questo limite, mentre tutto sarà «valutato» con il rating.Ma queste norme sono state pensate nei tempi del boom finanziario, quando le agenzie di rating erano ritenute vangelo (prima del disastro sub-prime), e quando nessuno poteva immaginare che un AAA potesse diventare un rating a rischio…Ed oggi nessuno sa cosa accadrà quando entrerà in vigore Basilea II.Paralizzati dalla paura e dall’impotenza, i consigli d’amministrazione penseranno a come cavarsela: non dalla crisi, ma dai plotoni d’esecuzione?Magari.Ma non ci contate.Sappiamo già chi sarà impiccato alla grande crisi.Nino Galloni fornisce infatti un dato che dice come si è arrivati a questo (3).Nel 2006, il prodotto interno lordo USA è stato di 13 mila miliardi di dollari; per contro, il reddito nazionale netto degli americani è stato di 9 mila miliardi.Ciò vuol dire che per comprare ciò che producono, gli americani (una forza-lavoro tra le più produttive del mondo) ha dovuto indebitarsi per la differenza (4 mila miliardi) o poco meno.Ciò significa che il lavoro è stato retribuito il 30% in meno della produzione che dà.E per giunta, deve pagare alle banche o ad altri prestatori il 30% del proprio reddito annuo medio.A chi è andata la differenza enorme - 4 trilioni - tra redditi e valore della produzione? A enti come Goldman Sachs, alla speculazione in generale, e alle guerre.Succede anche in Italia, ma a noi è meno chiaro per chi stentiamo con potere d’acquisto calante, e per chi dobbiamo indebitarci: per la Casta, l’idrovora del nostro differenziale.E gli uni e gli altri hanno tutti i mezzi per tenerci buoni: compresi i plotoni d’esecuzione
Maurizio Blondet.

sabato 24 novembre 2007

Legge 28 dicembre 2005, n. 262

Legge 28 dicembre 2005, n. 262”Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari”pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 28 dicembre 2005 - Supplemento ordinario n. 208 10. Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici.Forza Popolo che tra 38 giorni (o 1 anno e 38 giorni? lì dice "entro".. mah!) ce ridanno Bankitalia S.p.A. come? nun ce credi?! 'mazza si sei malfidato, ahò! ce stà la Legge, ce stà, ma nun sai legge?!

venerdì 23 novembre 2007

BILANCIO SOCIALE: SPOT DEGLI AMMINISTRATORI PAGATO DAI CITTADINI?

Cosa fanno le amministrazioni? A illustrarlo ai cittadini è il bilancio che, per obbligo di legge, deve essere reso pubblico. Spesso però, i tecnicismi della finanza rendono la lettura di questo documento assolutamente incomprensibile. Uno strumento individuato per aiutarne la comprensione è il bilancio sociale, che, come scopo primario, ha quello di far capire come e quanto spendono e investono i nostri governanti. Il rischio, però, è quello di usare questo strumento solo per «mostrare le scelte migliori».

clicca: http://www.sherpatv.it/sherpa/home_1e20.html

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sabato 17 novembre 2007

Le vere cause della crescita del debito pubblico.

Andrea Ricci.

Nell’ultimo decennio il principale argomento utilizzato dai fautori delle politiche neoliberiste per sostenere la necessità di ridurre il peso dell’intervento pubblico nell’economia è stato la preoccupazione per il crescente livello di indebitamento pubblico. In effetti, nel corso del decennio precedente, in Italia il rapporto tra stock del debito pubblico e PIL era aumentato di oltre 25 punti percentuali, passando da un livello del 62% nel 1980 al 97,2% del 1990. In assenza di una decisa inversione di tendenza nelle politiche di bilancio pubblico, il rischio di una crisi finanziaria dello Stato appariva allora molto probabile. Fu questa preoccupazione a legittimare, anche agli occhi dell’opinione pubblica, l’adozione di politiche draconiane di riduzione della spesa pubblica. La stessa adesione all’area monetaria europea fu da molte parti giustificata dalla necessità di porre un vincolo esterno insormontabile alla crescita della spesa pubblica. La forzosa disciplina di bilancio, derivante dagli obblighi europei codificati nel Trattato di Maastricht, venne invocata come indispensabile per frenare l’incontenibile impulso dei ceti dirigenti del nostro Paese verso un continuo aumento della spesa pubblica, spesso finalizzato esclusivamente alla conquista del consenso elettorale e ad un’opera di generalizzata corruzione della società.
Motore di questa rivoluzione copernicana nella gestione delle finanze pubbliche furono le autorità monetarie dei Paesi europei. In Italia, di fronte al tracollo del sistema politico derivante dalle inchieste giudiziarie, la Banca d’Italia assunse una completa egemonia nella definizione della politica economica nazionale. I più eminenti dirigenti di questa istituzione ricoprirono periodicamente i principali incarichi di Governo, come Presidente del Consiglio o Ministro del Tesoro, nel corso della prima metà degli anni ’90. Dall’inizio degli anni ’90 la priorità assoluta della politica fiscale del nostro Paese è stata la riduzione del debito pubblico accumulato in passato. A tale scopo si è provveduto nel corso degli anni a profonde controriforme strutturali in tutti i principali campi della spesa sociale (dalla sanità alla previdenza, dall’assistenza alla scuola) che hanno ridimensionato fortemente il livello di protezione sociale per i cittadini. Inoltre, con una gigantesca operazione di privatizzazioni e di ristrutturazioni, lo Stato ha progressivamente smantellato la propria presenza nei settori produttivi. Infine, sono stati drasticamente ridotti i programmi di investimento pubblico nella realizzazione di infrastrutture, nell’ammodernamento tecnologico della pubblica amministrazione, nella riqualificazione ambientale del territorio, nelle politiche di sviluppo del Mezzogiorno. Il personale alle dipendenze della Pubblica Amministrazione ha subito una drastica cura dimagrante, sia in termini di numero di dipendenti, sia in termini di remunerazioni. Eppure oggi, a più di dieci anni di distanza dall’inizio di queste politiche draconiane, ci ritroviamo con un debito pubblico ancora più elevato (110% del PIL) rispetto a quello del 1990. Oggi, ancor più di ieri, la priorità della politica economica resta quella della riduzione del debito pubblico. Ci troviamo di fronte ad un fallimento totale delle strategie di politica economica seguite nell’ultimo decennio. Come è possibile spiegare questo apparente mistero? Se sono state tagliate le spese sociali e quelle per gli investimenti pubblici, se è stato privatizzato il patrimonio industriale pubblico, se sono stati ridotti i dipendenti pubblici, perché il debito dello Stato è cresciuto ulteriormente invece di diminuire? Infatti, che tutto ciò sia accaduto, addirittura con un contemporaneo incremento della pressione fiscale (nel decennio 1991-2001 la pressione fiscale è passata dal 43,8% al 45,8% del PIL), è indiscutibile e non lo dice solo la quotidiana esperienza dei cittadini, ma lo mostrano le cifre contabili. A partire dal 1991 fino a tutt’oggi, lo Stato ha incassato ogni anno attraverso il fisco molto di più di quanto ha speso per fornire beni e servizi di ogni tipo ai cittadini. Nel periodo 1991-2001 il saldo primario (cioè al netto degli oneri sul debito pubblico) ha registrato avanzi enormi pari complessivamente a 850.000 miliardi di lire correnti (in media 77.272 miliardi di lire ogni anno).
La causa del continuo aumento del debito pubblico non sta allora nell’eccesso di intervento dello Stato nell’economia, ma risiede altrove e precisamente nella politica monetaria che è stata condotta nell’ultimo decennio dalla Banca d’Italia prima e dalla BCE poi. E’ stata la spesa per interessi che si è mangiata completamente i tagli alla spesa pubblica, facendo lievitare ancor di più il debito pubblico. E poiché il livello dei tassi di interesse è determinato, in ultima istanza, dalle autorità monetarie possiamo indicare nella Banca d’Italia prima e nella BCE poi i veri responsabili dell’esplosione del debito pubblico. Vediamo perché. La variazione del debito pubblico può essere scomposta in tre fattori: 1) il saldo primario, cioè la differenza tra entrate correnti e spesa pubblica, con esclusione della spesa per interessi; 2) la spesa per gli interessi sul debito pregresso; 3) una componente residuale di carattere finanziario (dismissioni e regolazioni di debiti), che determina la non coincidenza tra il valore dell’indebitamento netto in termini di competenza e il valore del fabbisogno in termini di cassa. Il primo fattore, il saldo primario, è determinato dal Parlamento, con l’approvazione delle leggi di bilancio. Il terzo fattore residuale è sotto il controllo del Ministero del Tesoro e della Ragioneria Generale dello Stato. Il secondo fattore, la spesa per interessi, è invece indipendente dalle autorità di politica fiscale essendo determinato dallo stock di debito accumulato negli anni passati e dai tassi di interesse vigenti sul mercato finanziario, il cui livello è controllato dalle autorità monetarie. La tabella 1 mostra il contributo dato da ciascuno dei tre fattori alla dinamica del rapporto debito pubblico/PIL.

venerdì 16 novembre 2007

Il riflusso bancario per i non-iniziati.

Congresso dell’Associazione canadese dell’economia - 2002 di Pierre Parisien.

[Traduzione a cura di Marco Saba - Testo originale in FRANCESE e testo originale in INGLESE]
Fu una rivelazione che influenzò profondamente la mia vita intellettuale. Una delle mie figlie seguiva un corso di economia a livello secondario. Avevo acquistato il libro di testo “Capire l’economia canadese” (di W. Trimble, edizioni Copp Clark Pittman) e poiché mia figlia sembrava poco intenzionata a leggerlo, decisi di leggerlo io per non sprecare i soldi dell’acquisto. Non avevo mai avuto il minimo interesse verso la scienza economica ma questo cambiò quando, giunto al sesto capitolo, “Moneta e tecnica bancaria”, ho letto le seguenti frasi: “I soldi più importanti sono il credito. Il credito più importante è il credito creato dal nulla dal sistema bancario. L’ottanta percento del volume d’affari in Canada usa questa moneta che in realtà non esiste. Le banche lo affittano, proveniente dal nulla, alle persone, e quando rientra ritorna nel nulla”. Fu una rivelazione che mi ha portato ad uno studio più approfondito dell’economia. Ma fu solo qualche tempo dopo che mi accorsi che il libro dedicava molte pagine al meccanismo di creazione di denaro dal nulla, ma non c’erano indicazioni su come questo denaro ritornasse nel nulla una volta ripagato. Ho cercato in lungo e in largo per l’informazione mancante. Ho guardato in testi accademici come ad esempio in “Money, Banking and the Canadian Financial System”, di H. H. Binkhammer, e in “Economics of the Canadian Financial System”, di Sharer, Chant e Bond, ma non ho trovato nulla che spiegasse come la moneta creata dalle banche ritornasse nel nulla. Finalmente sono giunto alla conclusione che le banche traggono il loro reddito principalmente dal riflusso di questo denaro fabbricato, mentre l’interesse che prendono non è che la ciliegina sulla torta. Per capire il riflusso bancario uno deve capire il principio della contabilità doppia: quando prendete a prestito 1.000 euro da una banca, questa iscrive 1.000 euro nel vostro conto osicché, in effetti, crea mille euro che prima non esistevano. Questa somma è un asset per voi poiché tete spenderlo, ma un passivo per la banca poiché deve darvelo a richiesta (o attraverso un prelievo o tramite un assegno). Considerando che questa banca garantisce migliaia di prestiti all’anno, è ovvio che tutte queste esposizioni manderebbero presto in bancarotta la banca se non ci fosse una controgaranzia per il passivo. Questa garanzia è il patrimonio che è di proprietà della banca. Quando prendete a prestito 1.000 euro quindi, la banca li crea due volte: una volta per voi – come esposizione della banca – ed una per sé stessa, il prestito – che è un attivo per la banca ed un passivo per voi. (A livello contabile, il prestito è già di proprietà della banca, ancor prima di essere rimborsato. Questo spiega perché, se non riuscite a pagare le rate del mutuo, la banca vende la vostra casa e si prende l’ammontare del prestito). Ora, ovviamente non avete preso in prestito questi mille euro per lasciarli fermi sul conto. Facciamo l’esempio che acquistiate della merce dal Sig. X e che paghiate con un assegno. Il Sig. X depositerà l’assegno in banca. La banca aggiungerà 1000 euro sul conto del Sig. X, un passivo per la banca, e creerà 1000 euro per sé, un patrimonio che viene aggiunto alla sua riserva. Ma la vostra banca è stata appena alleggerita di una esposizione di mille euro (da quando l’assegno è registrato) quindi il sistema bancario nel suo insieme non perde né guadagna. Quello che è semplicemente uno spostamento di un passivo da una banca all’altra viene presentato come fosse un nuovo passivo. La vostra banca dovrebbe cancellare mille euro dal suo attivo una volte per tutte, per essere in regola coi principi della contabilità doppia. Non ho trovato nessuna traccia del fatto che lo faccia e sono convinto che nessun ente di supervisione o auditing lo vada a controllare. (NdT: ecco perché in Italia la banca centrale ci tiene così tanto a mantenere i poteri di controllo e vigilanza sul sistema bancario… Cane non morde cane.) Se noi fondiamo mentalmente tutte le banche come se fossero una sola banca – la Grande Banca – il riflusso bancario diventa semplice e facile da comprendere: Per fare sì che la scrittura doppia sia integra, i cambiamenti nella colonna dell’attivo e quelli nella colonna del passivo devono sempre combaciare. I due devono aumentare e diminuire insieme e della stessa entità.
continua clicca: http://www.signoraggio.com/signoraggio_riflussobancario.html

Il calcio di IGB.

(di Sandro Pascucci - 12nov2007)

Oggi lunedì 12 novembre 2007 l'Italia si sveglia con 58 milioni di esperti balistici. Dopo l'omicidio di un ragazzo 26enne (o 28enne, i giornalisti sono negati per le date di nascita) avvenuto ieri durante uno scontro tra tifosi e tra tifosi e polizia questa mattina non si parla che di traiettorie, calibri, velocità del vento.. Ah, se le macchinette del caffé di tutti gli uffici, degli stabilimenti e delle sale dei dottori potessero parlare! Urlerebbero: BASTA! Basta che andate allo stadio (ovviamente sempre e solo per "assistere a uno spettacolo sportivo innocentemente", vero? Infatti i motorini volano giù dagli spalti perché mal parcheggiati, vero? Sì, sì, lo so che tu che leggi ci vai con la tua famiglia eblabla..). Basta che date alibi al Sistema di picchiarvi perché fate i "facinorosi". Basta che pagate per vedere giocare 4 stronzi miliardari strapagati da società iperindebitate. Non vi chiedete perché non falliscono mai? Perché le banche sono molto ma molto tolleranti e grate con chi gli distrae la marea di possibili INCENDIATORI DI SPORTELLI, qualora si scoprisse la truffa del signoraggio e della riserva frazionaria. Basta Che impegnate decine di migliaia di poliziotti che la comunità paga PER FARE ALTRO che guardarvi ammazzare (e spesso partecipa, come ieri). Basta Siete galletti che IGB usa per accentrare l'attenzione della Società su ALTRO che non siano i suoi sporchi interessi e lavori di creazione dal nulla di moneta e riciclaggio. Date un calcio in culo al Calcio. Trovate ALTRO da fare. La Vita e il MONDO offrono migliaia di alternative che non siano a vantaggio de Il Grasso Bankiere in maniera così spudorata e STUPIDA. Quanto ancora volete farvi sfruttare? Quanto ancora volete farvi picchiare e morire e veder morire? SVEGLIATEVI! Basta calcio, basta TV. E' inutile e puerile ora darmi del qualunquista/populista. Siete VOI, poveri tifosi fessi, che correte come criceti su una ruota. Togliete POTERE al Sistema: FERMATEVI. Ora per mesi si parlerà di questa povera vittima e si ripeteranno tutta una fila di luoghi comuni triti e ritriti. E IGB, guardandoci percorrere impazziti il labirinto di emozioni e azioni con controreazioni già testate e collaudate, se la ride all'interno del suo panopticon.

http://www.signoraggio.com/

domenica 11 novembre 2007

LEGAL TENDER vs LAWFUL MONEY

La forza della semplicità.. (di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)
In soldoni: la moneta circolante negli STATI UNITI D'AMERICA NON E' LEGALE.
Seguirà un articolo sulla SCANDALOSA E TACIUTA INCOSTITUZIONALITA' DEL DOLLARO!
Intanto questa paginetta che nella sua semplicità schematica è DISARMANTE! clicca: http://www.signoraggio.com/signoraggio_legaltender_vs_lawfulmoney.html

sabato 10 novembre 2007

Ora siamo giunti al terzo ( ed ultimo ? ) atto della "trilogia dell' Inganno": il trasformismo alla Fregoli, il cambio del gregario a tirare la corsa ( anche Veltroni era un invitato alle riunioni dei Bildelberg ), ad una pura operazione di "Spin Doctoring" per ridare fiato e credibilità ad un centrosinistra spompato, per dare un volto tangibile ad un fantasma, per dare vita mediatica ( è sempre questo che alla fine interessa ! ) ad un improbabile mostro istituzionale, un Frankenstain politico fatto di troppe frattaglie di altri organismi, al fine di creare un "medium" dal volto umano che dia fiato a quanto i cervelli di Prodi, di Draghi, di Almunia e di Sachs dall' oltretomba continueranno a suggerire ...Una pura operazione di chirurgia estetica, per "cambiare la faccia" a Prodi ( che è stato bravissimo, che in un anno, da bravo ciclista gregario, ha tirato come un mulo la corsa ai Banchieri e al Potere Reale, facendo loro regalìe su regalìe )... e che per questo se l'è un po' mangiata la faccia, innanzitutto di fronte al suo stesso elettorato ... cui adesso propongono, in modo assolutamente "democratico", questa "scopa nuova che spazza bene per casa".
Mandiamoli a casa tutti quanti, per favore, destra e sinistra ...Poniamo fine a questo disegno del Potere Economico che vuole la Politica ridotta al solo ruolo di mantenere l' ordine, i Media al solo ruolo di instupidirci, il Popolo al solo ruolo di forza lavoro a costo zero ...E' ora di capire che TUTTE queste facce non sono altro che attori pagati ( perchè il nostro sistema elettorale ci impedisce la scelta diretta dei candidati ? ) da un sistema che non è più quello dell' aperto e fattivo scontro politico, che è qualcosa di estremamente più incontrollabile, impalpabile e pericoloso ... Un sistema economico-finanziario dal potere sovranazionale e totalitario, potere che si autoalimenta grazie al possesso, da parte della stessa Oligarchia, sia delle Banche, che delle Corporation, che dei Media, che del controllo politico ...Un "mostro a Quattro Teste", le cui teste sono appunto quei poteri che in uno stato di diritto devono essere sempre nettamente distinti tra loro ... Il Potere Economico, il Potere Politico-Legislativo, Il Potere Giudiziario ... più il Quarto Potere, quello potenzialmente più forte di tutti, ossia quel potere di "controllo" sugli altri che dovrebbe essere esercitato dall' Informazione .... ( quella vera, non quella sorta di fumettone rosa a cui è oggi ridotta ) ... Quattro teste che, impiantate sullo stesso Organismo, generano la mostruosità di ex dirigenti di Banche o Multinazionali che, al momento giusto, miracolosamente ricoprono ruoli chiave della politica, per poi essere riciclati in qualche grosso Consiglio di Amministrazione, e ritirati fuori dal cilindro quando serve ...Attori, che vengono spostati da un ruolo all' altro dai loro stessi datori di lavoro.
Mandiamoli a casa tutti quanti, per favore, destra e sinistra ....Perchè sperare che una possibile soluzione possa venire proprio dall' attuale politica è come dare ai ladri le chiavi di casa .

"Chi siete ?" Ma soprattutto: "Perchè non ve ne andate" ???

Applichiamo dunque anche a quanto sta succedendo in Italia un po' delle osservazioni fatte fin qua ...
Chi si aspettava una decisa virata con il governo di Centrosinistra rispetto alle politiche effettuate dal governo di Centrodestra, non può che aprire gli occhi di fronte ad una ben triste realtà: chi sia realmente Prodi l'abbiamo già analizzato in questo post; la "trilogia dell' inganno" continua con "Il ritorno di Superciuk" ( dove abbiamo visto i ben precisi motivi che hanno rimesso sul piedistallo gli stessi attori oscuri del 1992, del Britannia, delle Privatizzazioni selvagge, dell' economia finanziaria e liberista ... ).Quegli stessi, identici nomi di allora, che ci siamo ritrovati a "tirarci fuori ???" dal pur nefasto periodo berlusconiano: Romano Prodi, Padoa Schioppa, Mario Draghi ...( E non vi fischiano un po' le orecchie sul perchè il nostro sistema elettorale non consenta, e guai a toccarlo, l' elezione diretta dei rappresentanti ? )
E così Prodi, efficientissimo uomo al servizio del capitale finanziario, ha bissato l' impresa di allora, di quando in un solo anno, complice il Governo Amato, è riuscito a svendere tutto il complesso IRI - SME ( a prezzi opportunamente svalutati del 30% grazie all' operazione inflazionistica sulla Lira causata dal miliardario e faccendiere americano George Soros, insignito poi a Bologna di "Laurea ad Honorem" in Economia ), e riesce a "scavalcare elegantemente" le indagini avviate in proposito dalla procura di Roma, indagini che nel frattempo si erano estese anche ai rapporti tra la sua Nomisma e gli appalti relativi al progetto TAV ... ( La pm Geremia viene fatta bersaglio di minacce telefoniche e intimidazioni, Coiro è costretto a lasciare la procura di Roma con la minaccia di un' indagine disciplinare da parte del Ministero della Giustizia, allora affidato all' amico di Prodi G.M. Flik ... Assoluzione con formula piena da ogni accusa per Prodi ed i 5 indagati, tra cui Mario Draghi ... La sentenza viene depositata "in ritardo" il 9 Febbraio 1998, anzichè entro la scadenza del 23 gennaio, in modo che la Geremia, nel frattempo trasferita a Cagliari, non potrà impugnarla ... )Vedi: "TAV e Scheletri nell' armadio di Prodi": grazie ad un visitatore del blog che ringraziamo e mandiammo un cordiale saluto GRAZIE. il link giusto e clicca:http://www.pressante.com/index.php?on=com_content&task=view&id=423&Itemid=54

domenica 4 novembre 2007

Eugenio Benetazzo.

clicca: http://www.youtube.com/eugeniobenetazzo

David Icke - I Segreti del Controllo Global...

clicca: http://video.google.com/videoplay?docid=5245902258081871191&q=%22david+icke%22

Why not, spunta la P2.

03 novembre 2007
Why not, spunta la P2 Nel dossier anche i nomi di Rutelli, Pisanu e Alemanno.
inviati Marco MenduniFerruccio Sansa.
Pubblichiamo alcuni stralci della relazione di Gioacchino Genchi, l’esperto nominato dal pm Luigi De Magistris. Il consulente appena silurato dalla Procura di Catanzaro insieme con il capitano dei carabinieri che aveva seguito l’inchiesta Why Not. Sono 22 pagine in cui compaiono i nomi di tutti i protagonisti dell’indagine. Quelli noti e quelli, fino a oggi, mai emersi: Romano Prodi, Clemente Mastella, Lorenzo Cesa. Ma anche Francesco Rutelli, Giuseppe Pisanu e Gianni Alemanno. Fino al giornalista Renato Farina e al presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini. Ma la questione forse più allarmante è quella legata al centro intercettazioni della Wind. Con un collegamento immediato ed esplicito all’affare Telecom e allo spionaggio sulle utenze telefoniche. Una relazione che analizza ogni contatto telefonico. Che grazie ai grafici chiarisce i legami tra i protagonisti della vicenda. In fondo quella firma, Gioacchino Genchi, l’uomo che due giorni fa - dopo l’avocazione dell’inchiesta di De Magistris da parte della procura generale (di fatto, la spoliazione del pm titolare) - è stato silurato. Così come il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo.

sabato 3 novembre 2007

Sarebbe tutta da Ridere ...

Non ci resta che Piangere.

1) Perchè i nostri politici si danno tanto da fare per diventare banchieri ?
2) Perchè una volta scoperte queste mosse, hanno tanto potere ed impudenza da permettersi non solo di bloccare il normale corso delle indagini, ma addirittura di attaccare mediaticamente, e non solo, la giustizia ?
3) Perchè questa sinistra che sembra sbagliare tutto ( o non sta, al contrario, funzionando a meraviglia più di un orologio svizzero, certo non nell' interesse del popolo comune ... ) è così efficente solo nella politica fiscale ?
4) Perchè continuano a stracciarci i maroni con il Debito Pubblico, con l' evasione fiscale, e con i continui richiami di Draghi, Schioppa e compagnia bella, se l' anno scorso si sono avuti vari "tesoretti" ( a proposito, che fine hanno fatto ? ) e non si riesce tuttavia a vedere alcun beneficio delle tasse versate, anzi il welfare va sempre peggiorando, la povertà aumentando ed i diritti sociali sono eliminati ?
5 ) Perchè per un governo di sinistra parlare di "diritti" e di "riforme" è peggio che nominare al diavolo l' acqua santa ??? Perchè il "welfare" è tabù, a fronte di tasse e finanziarie tanto esose ???
6) Cosa intendono esattamente quando parlano di "mancata crescita economica" ???
E' lo stesso controsenso di dire che un' autostrada, dove si continua a pagare il pedaggio pur non vedendo l' ombra di un casellante, nè una miglioria qualsiasi, non può permettersi tali servizi perchè "non cresce" ... Forse le mancano i Kilometri ? Dove vanno a finire i pedaggi, puro guadagno dal momento che le spese sono ormai ampiamente rientrate, ed il personale sempre diminuito ??? ) ...
7) Perchè neanche con la lente d' ingrandimento si riescono a scorgere due o tre piccolissime differenze tra questo governo ed il precedente governo di centrodestra ?
8) A chi serve il Partito Democratico, tanto "democratico" da avere già tutto prestabilito meno che un vero programma ( unica cosa che avrebbe deposto a favore dell' ipotesi che possa nascere da una qualche volontà popolare ... ) ???

giovedì 1 novembre 2007

Ma in che mani siamo?

Ma in che mani siamo? Questi non rispettano neanche più l'ABC da loro stesso formulato! 19-10-2007 Consob con presidente illegittimo? Interrogazione al presidente del Consiglio Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali.L'attuale Presidente della "Commissione nazionale per le societa' e la Borsa" (Consob), Prof. Lamberto Cardia, e' stato nominato membro di questa autorita' per la prima volta il 10 aprile del 1997 dal Governo di Romano Prodi ed e' stato confermato, sempre come membro, l'11 aprile del 2002 dal Governo di Silvio Berlusconi. L'art. 1 comma 3 della legge istitutiva della Consob (216/74) dice che:"La Commissione e' composta da un presidente e da quattro membri (...). Essi durano in carica cinque anni e possono essere confermati una sola volta". Risulta quindi evidente che il Prof Cardia, nell'aprile del 2007, scaduto il suo mandato di cinque piu' cinque anni, avrebbe dovuto concludere la sua missione di Commissario senza piu' possibilita' di rinnovo, ma cosi' non e' stato. Nel 2003, infatti, l'allora Governo Berlusconi, chiedendo un parere al Consiglio di Stato, ha nominato il prof Cardia Presidente della Consob per cinque anni e non fino alla scadenza del suo mandato (aprile 2007) di membro della Commissione, come sarebbe stata consuetudine. Vista questa discordanza di date, secondo un recente comunicato dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori), di fatto tutti gli atti che la Commissione ha compiuto dall'aprile 2007 fino ad oggi, e quelli che compira' fino alla scadenza della presidenza Cardia, cioe' giugno 2008, potrebbero essere impugnati per illegittimita' della Commissione. Al Presidente del Consiglio rivolgo, insieme ai deputati radicali della Rosa nel Pugno (1), un'interrogazione per sapere quali provvedimenti il Governo intenda prendere per evitare il verificarsi della situazione descritta.