lunedì 31 dicembre 2007

Forza Popolo.

Forza Popolo che domani è l'ulltimo giorno da schiavo privato della propria Banca Centrale Nazionale!Dal 1 gennaio 2008 ce ridanno Bankitalia S.p.A.!! Yuppy! Come? Nun ce credi?! 'mazza si sei malfidato, ahò! ce stà la Legge, ce stà, ma nun sai lègge?!
Legge 28 dicembre 2005, n. 262”Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari”pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 301 del 28 dicembre 2005 - Supplemento ordinario n. 208 10. Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici.

martedì 25 dicembre 2007

CARO BABBO NATALE.

Questa mattina appena sveglia ho trovato il tuo regalo sotto l’albero. Sai che io non riesco mai ad aspettare così curiosa ho aperto il pacco ed ho trovato dei fogli fotocopiati. In prima pagina il titolo “DIRITTI E DOVERI”, ATTO COSTITUZIONALE DEL 24 GIUGNO anno 1793. Il linguaggio Francese. Ho preso il vocabolario ed ho cominciato la traduzione. Mi hai sottolineato l’articolo 35. E così desidero riportarlo ai miei AMICI.
QUANDO IL GOVERNO VIOLA I DIRITTI DEL POPOLO, L’INSURREZIONE è PER IL POPOLO E PER OGNI FRAZIONE DEL POPOLO , IL PIU’ SACRO E IL PIU’ IMPRESCINDIBILE DOVERE”
Nella letterina allegata hai firmato e messo la data. NOTO CHE PERO’ INVECE DEL 25 DICEMBRE, HAI DATATO 25 APRILE.
BUON NATALE A TUTTI.
Stefy.

lunedì 24 dicembre 2007

Domani è Natale e un terribile delitto lo annuncia come una stella cometa. Una signora di Bassano del Grappa è stata uccisa e fatta a pezzi. Il suo prezzo di mercato era stato fissato in 800.000 euro dai rapitori. Era figlia di un notaio, viveva sola con i suoi gatti, aveva 41 anni.Il Natale mercificato ha avuto la sua vittima sacrificale. Natale è un punto di arrivo, la celebrazione del consumismo e del denaro. Di sacro è rimasto solo il conto corrente. Tutto si pesa in soldi. La vita delle persone, gli organi di un bambino, l’acqua, l’aria. Un capitalismo di cartapesta avvelenato dai prestiti che rovinano la vita, inventato dalla televisione che crea soldi da scatole in prima serata e da domande di prima elementare. Il sesso è business, nei marciapiedi, nei calendari, nelle compravendite di senatori. La politica è tangenti, corruzione, frode fiscale, false fatturazioni, corruzione giudiziaria, finanziamenti illeciti. Mi ricordo, da bambino, la corsa al cotechino al centro di un grande piatto di risotto in comune. Chi mangiava più velocemente arrivava al cotechino. Non c’è più quella competizione e neppure il cotechino al centro del piatto. Lo mangiano sempre prima in cucina.La contraddizione di un Paese ossessionato dal miraggio della ricchezza facile e senza soldi dove ci porterà?La gente non si rassegna ad essere povera, se non può essere ricca, deve almeno far finta. L’apparenza del nulla costruita sui debiti.Quanto vale il denaro non necessario per vivere? Nulla, anzi è un debito, lo paghiamo con il nostro tempo, con i nostri affetti.E’ una droga che fa impazzire la società. Più della cocaina, più dell’eroina. E genera mostri che uccidono.Non indebitatevi più, se potete, e a Natale date un bacio ai vostri figli e anche ai vostri nonni.
Auguri di Buon Natale e di un felice Anno Nuovo

domenica 23 dicembre 2007

La Direzione Cittadina afferma che . . . . . .

il Segretario Cittadino Flavio Torelli.
I Democratici di Sinistra di Quartu Sant’Elena, ribadendo con fermezza la loro piena adesione al progetto di costituzione del Partito Democratico, di cui sono i principali attori a tutti i livelli, considerano gli ultimi sviluppi della politica amministrativa della città uno dei momenti eticamente più bassi di questi ultimi anni.
I consiglieri comunali Federica Angius, Giovanni Inzaina e Maurizio Farris, forzando incomprensibilmente i modi ed i tempi e non attenendosi ai deliberati della Direzione Cittadina, sono andati oltre la legittima autonomia che i DS hanno sempre riconosciuto a chi, eletto nelle nostre liste, è chiamato a rappresentare i nostri valori e le nostre idee nell’Amministrazione della città nonché sono venuti meno alla fiducia che gli elettori hanno avuto in noi e nelle persone candidate sotto il nostro simbolo.
Alle elettrici ed agli elettori dobbiamo, nostro malgrado e senza responsabilità dirette, chiedere scusa.
La scelta dei Consiglieri Comunali che si sono prestati a vecchi e superati schemi ci appare ancora più incomprensibile in quanto:
1. sono stati i Democratici di Sinistra a chiedere di convocare unitariamente i gruppi dirigenti cittadini dei DS, della Margherita e di Progetto Sardegna per discutere dei problemi della città e per rilanciare l’azione amministrativa; tale richiesta è stata condivisa solo formalmente ma, nei fatti, si è scontrata con l’inerzia degli altri due soggetti costituenti il Partito Democratico;
2. sono stati i Democratici di Sinistra a chiedere per primi l’apertura del tavolo cittadino del Partito Democratico per iniziare quel percorso di “contaminazione” che avrebbe dovuto portare alla costituzione, condivisa, del Gruppo Consiliare del Partito Democratico e, successivamente, alla scelta del Capogruppo;
3. sono stati i Democratici di Sinistra a chiedere, in modo netto ed esplicito, che in tutte le iniziative riguardanti la costituzione del Partito Democratico di Quartu Sant’Elena, compresa l’elezione del Capogruppo, fossero democraticamente coinvolti le iscritte e gli iscritti dei partiti fondatori e, possibilmente, anche coloro che in noi e in quel progetto hanno creduto e credono, pur riconoscendo e facendo salve le prerogative e l’autonomia del Gruppo;
4. sono stati i Democratici di Sinistra che hanno proposto, per la nomina del futuro Capogruppo del Partito Democratico, di individuare una donna a svolgere il ruolo di rappresentanza istituzionale del nuovo soggetto politico.
Abbiamo, invece, assistito a piccole manovre, che nulla hanno a che fare con la nuova politica, e che in noi richiamano le “botteghe” della prima repubblica, i personalismi fini a se stessi incompatibili con il Partito Democratico e con il metodo delle primarie assunto, da noi, come valore politico simbolico della partecipazione, valore che riteniamo inderogabile. continua clicca: http://dsquartuse.blogspot.com/2007/12/la-direzione-cittadina-afferma-che_23.html

sabato 22 dicembre 2007

PER NATALE UNILEVER DA’ UN CALCIO AI LAVORATORI SARDI.

ALGIDA e FINDUS
MA ANCHE:
Bertolli, Lipton, Calvè, Knorr, Santa Rosa, Svelto, Coccolino, Cif, Lysoform, Dove, Sunsilk, Mentadent, Axe, Clear, Lux, Maya, Rexona, TheAti e tanti altri. continua clicca: http://pietroatzeni.splinder.com/

La Sez. A. Gramsci di Flumini.

La Sez. A. Gramsci di Flumini.
Sino al primo anno di governo cittadino era lecito dire "diamogli tempo". Data la diabolicità del perseverare, per il bene di tutti, non è più possibile tacere di fronte alla continua decadenza della nostra Città.Non possiamo più tacere rispetto a un'amministrazione dei servizi sociali che pare essersi bloccata a periodi figli di una becera democristianeria che speravamo fosse definitivamente sepolta, non possiamo più tacere rispetto ad una rete infrastrutturale cittadina che in certi quartieri nega qualsiasi possibilità di DIGNITA' a chi vi abita.Quartu non può più essere amministrata da chi dimentica ciò che è indispensabile per una vita tranquilla e normale dei propri concittadini e pensa a privatizzazioni indegne come quella del cimitero comunale, a erigere barricate intorno a Direttori Generali pluripagati e plenipotenziari, a manovre finanziare pericolose per le casse del Comune nei trent'anni a venire (avete presente i BOC), da chi vergognosamente continua a lasciar alla sua lenta agonia il territorio extraurbano cittadino... Quartu è sempre più solo formalmente la terza città della Sardegna.La colpa? Non condanniamo per favore la classe politica in toto, ma piuttosto puntiamo il dito contro chi, anche nel nostro partito, ha voluto mandare avanti patetici giochetti politici, PONENDO IN PRIMO PIANO LA PROPRIA (cari illusi, insicura) SOPRAVVIVENZA POLITICA, rispetto alla lotta perchè in questa città qualcosa cambiasse davvero.Qualcuno si riempie la bocca di legalità, di coerenza, di buon amministrare e poi, con tecniche farisaiche non proprio originali, tradisce i propri elettori e il partito che si è speso e gli ha fornito spazio, difesa, appoggio.Ora a Quartu un fantasma si aggira nell'aria (qualcuno proverà ribrezzo nella citazione): un presunto "Gruppo consiliare del Partito Democratico" a cui manca però, per dirla con le parole di certuni che amano inglesismi e new economy, l'azionista di maggioranza: il Partito dei Democratici di Sinistra. E manca perchè certi personaggi hanno preferito buttare alle spine chi il PD sta cercando di costruirlo DAVVERO, hanno preferito, per convenienza, per accordi o per mera bassezza intellettuale (sapete, c'è chi si accontenta di poco, anche se quel poco è, esplicitamente, una scurrile presa per i fondelli), farsi accalappiare da chi vuole metterci da parte, da chi spera in questo modo di indebolirci e dividerci prima delle primarie.Cari miei, a volte le vigliaccate non pagano, almeno non in questa situazione: il limite di tolleranza è stato sorpassato da un bel pezzo, amministrativamente e politicamente, e non pensate di metter in azione ulteriori manovrine o "conversioni" natalizie con la velocità di certi concorsi al fotofinish...In tutto questo ha ahinoi spazio anche un cristiano sentimento di pietà (che ci volete fare, siamo sotto Natale) verso i compagni, o presunti tali, che si son abbassati a determinati giochetti, sacrificati da chi in mala fede sta lavorando da più di un anno per costruirsi un sano recinto di potere che passi incolume alla nascita del VERO Partito Democratico. Invitiamo lorsignori, se ne sono in grado, visti anche certi limiti di lucidità politica, di riflettere su un punto: PD senza Diesse è semplicemente un nonsense, un paradosso politico atto a far fuori il vostro (si spera) partito. Siete sicuri che questa sia la via giusta? O non è semplicemente metter la firma su un ridicolo e azzardato colpo di mano che nulla ha a che vedere con un sano confronto politico? I vostri concittadini potrebbero pensare alla fine che vi sia stato dato, promesso o minacciato qualcosa... Da qualcuno che piuttosto che coinvolgervi, vi sta semplicemente e banalmente USANDO.

La Sez. A. Gramsci di Flumini.

La Sez. A. Gramsci di Flumini., dopo una riunione del proprio Direttivo, ha deciso di proseguire la "battaglia" politica come ha sempre fatto, richiamando l'attenzione sul piano Politico e amministrativo sull' operato della maggioranza. E' inconcepibile politicamente parlando vivere momenti di anti democrazia nel 2007, in riferimento al fatto della nomina a capo gruppo del neonato Partito P.D. nella persona del Consigliere Comunale M. Farris. Infatti della ns. come di altre Sez. nessun compagno è stato informato di tale nomina se non a giochi fatti, mancando nel più semplice degli atti democratici, la discussione con la base del partito. Ribadendo che sino a prova contraria i D.S. rimarranno in vita sino a scioglimento, (ovvero quando cì sarà il congresso del P.D.), noi riteniamo nulla questa nomina, fermo restando il grave atto posto in essere dai Compagni coinvolti. Per quanto riguarda l'atto amministrativo della giunta comunale, ci riteniamo del tutto scontenti per la mancanza di iniziative sociali, atte ad alleviare il malessere che la cittadinanza Quartese vive, disoccupazione, povertà, delinquenza Ci riferiamo ad una Politica per gli anziani, atta a dare forme di aggregazione sociale e ricreative a questi ultimi. Ci riferiamo alle S.R.L., che fatte da pochi, per l'arricchimento personale di qualcuno, rischiano di aggravare il già misero bilancio del comune di Quartu, con l'obiettivo, non di migliorare il servizio al cittadino ma bensì di peggiorarlo. Anche in questo caso, si registra una mancanza di collegialità e di democrazia, con l'assoluta mancanza di coinvolgimento della popolazione in merito ad argomenti cari a tutti. Chiediamo inoltre, un chiarimento urgente su alcune operazioni finanziare compiute dalla giunta, riferendoci ai BOC, autentiche bombe ad orologeria per le casse comunali, capaci di indebitare il comune per i prossimi 30 anni. Ci riferiamo altresì alla privatizzazione del cimitero comunale, altro argomento caldo di questa amministrazione, per non parlare della nomina del General Menager, che dopo innumerevoli richieste di dimissioni si trova ancora lì, senza capire quale che sia il suo operato o il vantaggio che il comune ne ricava. Inoltre, ribadiamo che, varie volte i compagni sono stati attaccati da altri esponenti politici anche di forze alleate, senza mai ricevere la solidarietà dei ns. rappresentanti in giunta, Questi attacchi mirati, svolti con lo scopo e riuscendoci tra l’altro ad ottenere divisioni all'interno del ns. partito, per far si che alcune "operazioni" andassero a buon termine. Per tutte queste situazioni "grigie" createsi nel tempo, la ns. Sez. chiede un chiarimento, ed un conseguente cambio di direzione, affinché questa amministrazione riesca a dare le risposte che la città merita.

lunedì 17 dicembre 2007

L'uovo o la gallina?

(di Sandro Pascucci - 17dic2007)
Mi chiedo: è lo Stato che decide di creare 100 miliardi in BOT e quindi la Banca Centrale (BC) crea 100 miliardi in banconote oppure è la BC che decide di creare 100 miliardi in banconote e lo Stato le garantisce con 100 miliardi in BOT?
"Assurdo dire che il nostro paese può emettere $30,000,000 in titoli ma non $30,000,000 in moneta. Entrambe sono promesse di pagamento; ma una promessa ingrassa l'usuraio, l'altra invece aiuta la collettività" [Thomas Edison - New York Times, 1921]
Chi crea e su ordine di chi? Chi garantisce cosa? La domanda non è peregrina:
(1) se lo Stato è LIBERO di creare moneta e abbisogna di un ospedale (costo: 100 miliardi) allora perché non crea le banconote statali corrispondenti e con esse paga i muratori e l'architetto? Perché ha bisogno di chiedere 100 miliardi alla BC, sapendo che questa ne vuole 3 in più (supposto un 3% di interesse)? Il prezzo finale dell'ospedale risulterà essere di 103 invece che di 100. Inoltre ci sarebbe la grana, per lo Stato, di non sapere dove prendere quei 3 miliardi di interesse in più, dato che solo la BC è autorizzata - monopolio - alla creazione di moneta, sic!;
(2) se lo Stato NON E' LIBERO di creare moneta ma deve sottostare all'AGIO* della BC, allora dovrà fornire 100 miliardi in BOT per coprire i 100 miliardi in banconote emessi da questa istituzione [privata]: ma allora è la BC che COMANDA il Paese e NON lo Stato!
E' quindi la BC che valuta se l'ospedale è necessario? Se così fosse perché paghiamo i politici che eleggiamo? I politici chiedono alla BC se "per favore è possibile vedere se ci sono dei soldi per un ospedale"?
"Dire che uno stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri" [Ezra Pound]
Paghiamo i politici o i banchieri? Paghiamo Mario Draghi e affidiamo a lui anche la Sanità (o l'Esercito o l'Istruzione ecc..)? A me sta bene tutto, ma ditemelo perché non voglio pagare entrambi, sia per non essere preso per il culo con questa farsa della democrazia (invenzione dei grassi banchieri) sia perché non ho abbastanza soldi per sottostare a questo stupro psicologico (e non solo) quotidiano.
In soldoni: A casa il politico che non combatte la dannosa e antidemocratica invadenza del banchiere privato! A casa il banchiere che non ci aiuta a cacciare l'inutile e incapace politico!
Caro banchiere, caro politico: uno di Voi due è di troppo..
____* AGIO = potere; AGGIO = guadagno economico

Questi sono PAZZI!

(di Sandro Pascucci - 17dic2007)
"..Abbiamo emesso 60-70 milioni di banconote da 500 euro, eppure, come è accaduto ieri con il taglio da 500 mila lire, in circolazione non ce ne sono. Si può facilmente immaginare che fine abbiano fatto..". [Antonio Finocchiaro, vicedirettore generale di Bankitalia]
E' come se il monopolista di coltelli per il pane dichiarasse: "Le nostra lame da 35 cm sono sparite dalla circolazione, non mi sorprenderei se la Mafia le utilizzasse per.."
Se ti era già accaduto con le 500 mila lire (parole tue!) sarai coglione a ricadere nello stesso errore? E per di più stavolta con una banconota da 500 euro (quasi il doppio della vecchia 500 mila lire!!!). Sei da internare o arrestare per complicità per ogni frode che si scoprirà e che vedrà coinvolta anche una singola banconota da 500 euro! Colpa tua! Lo sapevi e hai raddoppiato l'arma?!? [leggi tutto..] http://www.signoraggio.com/signoraggio_guerraallabanconota.html

venerdì 14 dicembre 2007

Ron Paul il politico che avremmo sempre voluto e non abbiamo mai trovato.

Chi e` Ron Paul?

Il politico che avremmo sempre volutoLe sue idee
Metodo politico
Le statistiche lo mettono ai primi posti, tra i deputati degli ultimi 30 anni, per la presenza al voto e il numero di iniziative legislative.
Non ha mai votato leggi che secondo lui violano la Costituzione, per questo e` conosciuto come “Dr. No” a Washington.
Non ha mai votato l'aumento di stipendio ai deputati.
Ha rinunciato al vantaggioso fondo-pensione del Congresso (Camera dei deputati).
Ogni anno restituisce al Ministero del Tesoro una parte del suo budget di ufficio da deputato.
Per la campagna presidenziale accetta quasi esclusivamente donazioni individuali, per le quali il tetto legale è di 2300 $ a persona.
Economia
Non ha mai votato per alzare le tasse.
Ha proposto l'abolizione della Federal Reserve (Banca Centrale a controllo privato), per restituire al parlamento la sovranità monetaria, secondo la Costituzione, e per contrastare la speculazione sul costo del denaro che grava sui cittadini più deboli.
Vuole la soppressione totale delle tasse (federali, non dei singoli stati) sul reddito, da realizzarsi tramite un taglio radicale alle spese militari.
Politica estera
Ha votato contro la guerra in Iraq, continua a votare contro ogni legge che autorizza la spesa di ulteriore fondi per la guerra.
Vuole una politica estera non-interventista.
Vuole il ritiro delle truppe di occupazione in Medio Oriente e di tutte le truppe di stanza in Europa e Asia.
Vuole cessare il finanziamento dello Stato d'Israele a spese del contribuente americano, dichiarandosi favorevole a considerare Israele un partner alla pari di tutti gli altri in Medio Oriente, senza particolari privilegi.
Sicurezza e immigrazione
Ha votato contro il Patriot Act (che dà poteri enormi alla polizia e consente al governo di spiare quasi senza limiti su ogni cittadino) e vuole abolirlo se eletto Presidente.
Vuole un drastico ridimensionamento dei servizi segreti.
Difende il diritto costituzionale al libero possesso di armi per difesa personale.
Ha votato sempre contro il controllo governativo di Internet.
Si oppone all'immigrazione clandestina, ritenendola fonte di sfruttamento e criminalità. Chiede l'abolizione della cittadinanza per nascita (ius soli), per disincentivare i viaggi che molti clandestini compiono per fare nascere i propri figli come cittadini Usa.
Temi etici
E' contrario all'aborto, che considera un omicidio. Ha proposto che venga riconosciuto nella Costituzione il concepimento come momento di inizio della vita umana. Nel frattempo, vuole devolvere ai singoli Stati la legislazione in materia, per sottrarla alla Corte Suprema e ai conflitti di giurisprudenza in atto.
Ha votato contro la ricerca sulle cellule staminali embrionali.
Ha votato contro la clonazione umana.
E' contrario all'eutanasia, distinguendo dall'accanimento terapeutico.
È per l'abolizione della pena di morte in tutti gli Stati dell'Unione.
E' disponibile ad attuare forme di legalizzazione delle droghe leggere, e a terminare la "War on Drugs" che ritiene inefficace e costosissima.
Vuole depenalizzare la prostituzione, devolvendo comunque la materia agli Stati.
Sovranità nazionale
E' contrario alla progettata integrazione statale con il Messico ed il Canada nella “North American Union” (NAU): sia per l'ondata migratoria che ne deriverebbe, sia per la cessione di sovranità e indipendenza a favore di élites non votate e non controllabili dal popolo.

mercoledì 12 dicembre 2007

LA VIE EN ROSE

LA VIE EN ROSE della casta politica pseuda democratica…………
Di Quartu S.E..


Non se ne poteva più di far finta di niente. È finalmente venuto alla luce il problema dei problemi. Quello che impedisce Quartu S.E di crescere. È lo zavorraggio morale. L’arguzia e l’intelligenza di un politico Sardo, da un po’ di tempo la giunta ha centrato la situazione. Pensate a cosa potremo fare, dove potremmo arrivare, senza la zavorra morale. Una piena, assoluta liberta è senza freni. nessun giudizio fastidioso. Fai ciò che vuoi e vivi in letizia. una sensazione di pace interiore. Al posto della benedizione Battesimale, il Partito Democratico Battesimale. Insomma, di tutte le materie che anno permesso di emergere a grandi Direttori Generali e a intramontabili protagonisti della Politica Quartese. I maestri non mancano. Certi allievi non vedono l’ora di imparare a vivere anche l’oro alla grande. Alle spalle dei Quartesi!
P. Marisa.

Querela al Sindaco Gigi Ruggeri

Basta con le bugie. Ruggeri scarica le responsabilità e non si accorge che governa da 2 anni e mezzo.

Diffamazione a Galantuomo, il 17 aprile Lai davanti al gup
Il 17 aprile sarà discussa davanti al gup la richiesta di rinvio a giudizio a carico del vicesindaco Tonio Lai.

da: http://www.davidegalantuomo.it/box.php?id=13&tab=news

Considerazioni sulla nomina del direttore generale del Comune di Quartu

Dopo continue azioni di moralizzazione rivolte alla precedente amministrazione di centrodestra, da me guidata, il nuovo governo di centrosinistra, con azioni e strategie “ben assestate”, ha risolto il problema della disoccupazione: per adesso si è iniziato con il dottor Igino Meloni, insignito dal sindaco Gigi Ruggeri, dell’incarico di direttore generale del Comune di Quartu. La lista, però, è ancora lunga, e ai disoccupati non resta che attendere. Così come anche i professionisti. Infatti, da alcune prime indiscrezioni giornalistiche, si sta parlando di ipotetici consulenti “continentali”. Questo, forse, secondo il primo cittadino, è il miglior modo per “ingraziarsi” il governatore regionale Renato Soru, emulandolo almeno nelle nomine esterne. Un esempio su tutti, quello dell’Università di Castellana. Gli Atenei di Cagliari e Sassari, intanto, aspettano. Poco importa, che i cittadini non abbiano voluto Igino Meloni, candidato a sindaco nelle amministrative del 2001, che contro di me riuscì a collezionare e rimediare una sonora sconfitta. Poco importa, a Ruggeri, se il suo stesso partito non ha indicato lo stesso Meloni quale manager dell’Asl, ricordando, forse, debiti e disastri finanziari lasciati in eredità all’Azienda sanitaria locale. Il sindaco di Quartu Ruggeri lo riesuma e il novello Houdinì ricompare nelle vesti di “salvatore della Patria”. Chissà, ora, quali altre azioni potrà compiere, visto e considerato che ha già avuto occasione di essere assessore comunale negli anni della formazione del deficit che ha condizionato le generazioni successive, fino ai giorni nostri. Attendo, con ansia, di vedere cosa riuscirà a costruire questa Giunta di centrosinistra, visto che tutto ciò che ha in mano è stato progettato e realizzato dalla mia Giunta. Alcuni significativi esempi:
L’area artigianale di Sa Serrixedda
Il rifacimento delle reti idriche e fognarie
Il piano di risanamento e riqualificazione ambientale del lungomare del Poetto
Il risanamento del quartiere Santa Lucia
I finanziamenti de minimis
Il progetto Quartu style
Il centro culturale e la biblioteca nell’ex mattatoio Pronti, per l’appalto dei lavori, invece, la nuova via Fiume e la ristrutturazione del teatro comunale di via Marconi.

lunedì 10 dicembre 2007

Il popolo è un IDIOTA e lo STATO SOVRANO un incapace?

Il popolo è un IDIOTA e lo STATO SOVRANO un incapace?(a cura di sandro pascucci - www.signoraggio.com)
L’indipendenza - Venerdi' 7 Dicembre 2007 (http://www.corriere.it/romano/07-12-07/02.spm)
Domanda> Caro [Sergio] Romano, credo che nella riforma costituzionale proposta dal presidente venezuelano Chávez, bocciata di misura dai cittadini, ci fosse uno spunto interessante: sottoporre al controllo dello Stato la Banca Centrale. Nel nostro continente il dogma dell'indipendenza della Bce dalla politica mal si concilia con la tanto sbandierata «sovranità» appartenente al popolo. Che cosa ne pensa? [f.to] Stefano Vizioli
Risposta> I popoli non possono amministrare direttamente la moneta, e se qualche tribuno popolare cercasse di farlo i risultati sarebbero disastrosi. L’indipendenza della Banca Centrale, d’altro canto, è sancita in Statuti e Trattati (nel caso dell’Europa il Trattato di Maastricht) che i popoli hanno, direttamente o indirettamente, approvato.
~•~
Non è da tutti uno scritto cosi servile del Potere Bancario di IGB. Un pensiero così anti-Uomo, un ragionamento così lineare nella sua mediocrità e nella sua arroganza.. non è da tutti, no. Ci vuole un Sergio Romano per compiere una tal opera. Ci vuole un tipico ingranaggio della macchina schiaccia-pensiero, schiaccia-libertà di IGB. E i nostri quotidiani più "prestigiosi" (ma de ché?!? li paghiamo con le nostre tasse - lo sapete, no?) sono pregni di questi individui. Come quell'altro.. tale Zucconi:
L'INOSSIDABILE ZUCCONI
BATTERE MONETA (Repubblica.it del 10 settembre 2005)
Caro Direttore, in questi giorni di grande confusione, sfiducia e sospetti sul ruolo della Banca d'Italia (una s. p. a. una banca privata di banchieri privati + assicurazioni e Inps) nella politica economica e finanziaria del nostro paese, appare sempre più evidente che la Banca d'Italia e le altre banche (sono loro che stampano i soldi di carta), si comportano come tutte le Corporation, non sono orientate all'Etica ma al solo Profitto. Se invece fosse lo Stato a stampare la propria moneta, come conia le proprie monetine, si estinguerebbe di colpo il mostruoso Debito Pubblico che grava su tutti i cittadini e che pone una grossa ipoteca sul Nostro futuro. Mi rendo perfettamente conto che a questa osservazione si potrà obiettare che è pura ingenuità, ma alla citazione di Maurice Allais, nobel per l'economia 1988 che affermava "l'attuale creazione di denaro operata ex nihilo (= dal nulla) dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto" cosa si può obiettare? Grazie per l'ospitalità e per una sua opinione, molto gradita.Saluti a tutti DiMondi
R: Il problema non è "chi stampa i soldi", ma "chi controlla chi stampa i soldi". Lei se lo immagina questo governo che avesse anche l'assoluta autorità di battere moneta come batte le leggi? Weimar le ricorda niente?
Ma siamo zucconi o zuccotti?
da Repubblica.it del 02 ottobre 2006
DOLLARO ASSASSINOCaro Zuc, potrò anche essere d'accordo con Lei riguardo le torri gemelle, neanche io credo al complotto, ma (e qui ci sta un grosso MA) i complotti per loro stessa definizione "esistono". Dipende solo da che punto si guarda la cosa, meno si è ignoranti sui fatti, meno si ha la percezione di un complotto, va da se, però riguardo l'assassinio di JFK? Sarei curioso di sapere come lo definisce, per uno della mia età (33 anni), in teoria dovrebbe essere un personaggio "sentito qualche volta" e "qualche volta visto" in filmati di repertorio, ma sto allungando il brodo e vengo al dunque, lo sapeva lei che JFK fece stampare 4 miliardi di dollari dal congresso, così come prevede la loro costituzione, e che come tutti i presidenti che hanno fatto lo stesso è stato giustiziato? Ovvero togliere il signoraggio alle banche centrali, che poi sono delle spa private come la nostra. Sarei curioso di sapere che ne pensa....... Valeriano Celli Roma
risponde Zucconi: Se il Congresso (Parlamento) degli Usa o un Presidente, provasse a stampare dollari, anche soltanto 4 miliardi (che sono una cifra modesta nell'economia americana) li fucilerebbero davvero tutti, deputati, senatori e presidente, per alto tradimento e senza neppure la benda e l'ultima sigaretta, che fa pure male alla salute. Credevo di averle sentite tutte, su JFK, ma questa del complotto della Fed mi è nuova.
Ma con giornalisti così.. dove vogliamo andare? Sono la dimostrazione che IGB ha comprato tutto e tutti.
E a noi? Neanche un'offertina piccola-piccola?

IN VIA PORCU I DS PROVANO A REAGIRE ALLA SOTTOMISSIONE NEI CONFRONTI DELLA MARGHERITA.


IN VIA PORCU I DS PROVANO A REAGIRE ALLA SOTTOMISSIONE NEI CONFRONTI DELLA MARGHERITA. BAGARRE SULLA NOMINA DEL CAPOGRUPPO PD. IL PARTITO SI SCAGLIA CONTRO Tonio Lai E LE FUGHE IN AVANTI DEL COSIGLIERE Maurizio Farris.
Sabato 8 Dicembre Quotidiano Quartu S.E. l’Obiettivo.
Sembra un gioco a nascondersi quello dei Ds di Quartu. Due facce della stessa medaglia. L’una contrapposta all’altra. Da una parte, irrimediabilmente appiattiti alla linea di governo dettata dalla Margherita di Gigi Ruggeri. Dall’altra, invece, capaci di lamentare le loro pene solo tra le mura di casa propria. Poco avvezzi, cioè, ad uscire fuori allo scoperto. Di più: a far capire davvero chi siano e,soprattutto, cosa realmente intendano per il futuro dell’amministrazione e della maggioranza al governo. Senza più sotterfugi. Né, tantomeno, tiepide vie di mezzo. In una sola parola: chiarezza. Traducibile, però, in una linea politica. Non in tante, spezzettate o semi accennate. Ma una. Una sola voce. Un solo verbo. L’inarrivabile meta dei Ds di Quartu. Ancor oggi, continuamente in cerca di un’identità visibile. E in più, di una strategia di differenziazione politica rispetto agli eterni alleati-nemici della Margherita. La stessa, tanto per intenderci, che anche la scorsa sera in via Genova, in occasione dell’ultimo direttivo cittadino, i compagni Ds hanno provato a tracciare in un clima di veleni e aspri malumori interni. In mezzo, i noti bersagli: sindaco e Direttore Generale. Ma andiamo con ordine. Iniziando, anzitutto, dal vero leit motiv intorno al quale l’assise rossa di giovedì ha letteralmente preso fuoco. Ovvero: il regolamento consigliare del Partito Democratico. Per inteso: quell’impianto di regole di regole che reggerà il funzionamento del nuovo gruppone targato Pd. E fin’qui, sostanzialmente, nessun rilievo particolare. Anche perché, non si tratta altro che del destino spettante ad ogni realtà comunale. Il problema, però, nel caso di Quartu, è un altro. E cioè, il metodo. O, meglio ancora, l’approccio antipartitico con cui Ds e Dl vanno approdando al nuovo regolamento. Come? Semplice. Scavalcando i partiti e chiudendo accordi direttamente tra le parti in consiglio. Un percorso che in casa Ds non piace affatto. E che, nel direttivo della scorsa sera,è stato messo al bando senza possibilità d’appello. Soprattutto, dopo aver preso conoscenza che un regolamento consigliare in realtà era stato gia firmato tra i consiglieri di Quercia e Margherita. Vale a dire: una stretta di mano chiusa in gran segreto. All’ombra dei partiti. E, in più, sulla base di logiche che andrebbero nettamente a favore dei biancofiore, piuttosto che dei rossi. Tuttavia, non senza l’avallo di una frangia Ds. Quella, tanto per fornire un panorama più chiaro, vicina al vice sindaco Tonio Lai e ai suoi due fedeli consiglieri Federica Angius e Gianni Izaina. In ultimo, colui che dai più è stato indicato come l’indiziato capogruppo del Pd: Maurizio Farris. Pag. 2..
IL PARTITO CONDANNA LE STRATEGGIE SOLITARIE DEL GRUPPO COSIGLIARE.
Ds: è bagarre sul capogruppo Pd AL BANDO Tonio Lai e Farris.
Non è piaciuta affatto la scelta di fare tutto in gran silenzio all’assise dirigenziale Ds. Né firmare un regolamento senza l’intervento del partito. Né, tantomeno, farsi trascinare dalla strategia della Margherita sulla scelta del nuovo capogruppo. Chi dentro il partito ha camminato su questo binario non è scampato giovedì sera alla dura condanna del direttivo cittadino. Severo l’ammonimento contro i consiglieri, il vice sindaco e, soprattutto, contro l’esponente Maurizio Farris. Specie nei suoi confronti, infatti, si è scatenato un durissimo tribunale di condanna da parte della corrente più rossa dei compagni della Quercia. Facile intuire il perché. Al nome di Farris, il partito ha abbinato il tentativo della Margherita di ribaltare l’affermazione dei Ds alle primarie sul Pd del 14 ottobre. Chiara la strategia: il consigliere della Quercia avrebbe la garanzia di un sostegno in aula non solo dai Dl, ma anche da Tonio Lai, e dai due sodali rossi Angius e Inzaina. Risultato: il resto della Quercia si ritroverebbe all’angolo. È dunque evidente che la strategia della Margherita sia quella di incoronare un capogruppo che crei divisioni e minoranza intorno ai Ds. Un gioco in mezzo al quale non vanno persi di vista due aspetti. Il primo: la ricerca di visibilità di Farris. Il secondo: il persistere di un atteggiamento “pilatiano” da parte del vicesindaco Lai. Pronto, a livello regionale, a sostenere il metodo Cabras ( secondo qui sono sempre e comunque i partiti a dettare la linea politica). A livello comunale, invece, esattamente l’opposto. Ovvero: solito silenzio assenso. Ragion per la quale, l’intero partito, continua ad essergli contro. Mettendo proprio il suo nome come potenziale uscente in un possibile rimpasto di Giunta. Questo, quanto emerso dal direttivo di giovedì sera. Dove contrariamente alla linea morbida esternata alla stampa, pare che addirittura il segretario cittadino Flavio Torelli sia stato uno dei più agguerriti sostenitori della linea anti-Ruggeri. Il conto alla rovescia è iniziato. Il prossimo vertice politico di maggioranza dovrà affrontare tutti i nodi irrisolti del centrosinistra in via Porcu. In primis, su tutti, una verifica programmatica, la riscrittura del ruolo del sindaco e il dimensionamento del direttore generale. Se cosi non sarà, il rimpasto in Giunta è solo questione di settimane.
Massimo Moi.

DIES IRAE.
A buon intenditore poche parole. Ci chiediamo: ma che convenienza
Hanno i Ds di Quartu a proseguire quest’avventura al governo, se
Continuamente sodomizzati da Ruggeri e Meloni? Neppure il trionfo
Alle primarie pare sia servito. Tanto, poi, ci pensa sempre Tonio Lai a
ricostruire i ponticelli con Igino e Gigi. E per di più, stavolta, portandosi
dietro quasi tutto il gruppone consigliare. Zar! Se ci sei, batti un colpo.
Diversamente il 2009, è già nel segno biancofiore.
Tratto dal quotidiano di Quartu S.E. l’Obiettivo

giovedì 6 dicembre 2007

L'RSU SVOLTA VERSO IL GOVERNO FUORI I DISSIDENTI ANTI-RUGGERI.

GHERAZZU: "SI è SCELTO UN DIRETTIVO COMPRABILE DA SINDACO E DG"
Sarà una presidenza a tre quella che darà voce all'Rsu, da qui ai prossimi tre anni. Più esattamente, un direttivo dove siederanno gli esponenti della Cgil, della Cisl, e dell'Rdb. Rispettivamente : Lello Corda, Sebastiano Murru, Alberto Orru. Una cordata monca, tuttavia. Al quale appello, mancherà la sigla unitaria della Uil. Che, giova ricordate, coi voti ottenuti alla consultazione elettorale di due settimane fa è risultata seconda solo alla Cgil nella gerarchia sindacale di via Porcu. Un dato evidentemente trascurabile di fronte all'urgenza di tagliare dai giochi due esponenti di peso come il presidente uscente dell'Rsu, Ghicco Gherazzu e l'esponente Paolo Palmas. Entrambi, èletti nella compagine di Bonanni. Entrambi, è intuibile supporre, estromessi da un accordo architettato proprio a loro discapito. Non senza una buona dose di inciuccio con la parte politica al governo del Comune. Già fortemente coinvolta sia nella fase pre elettorale, sia nella fase pot voto. Al punto da scendere in campo con intervento politico dell'assessore Stefano Delunas sulle pagine de l'Obiettivo. Chiaro il messaggio contenuto: stavolta il Governo non accetterà i toni duri. Tradotto: o vi normalizzate, o si rompe. Un monito di richiamo di fronte al quale, la maggior fetta dei sindacati sembra essersi piegata in ginocchio. Preferendo il ponte con la giunta. piuttosto che l'unità interna a favore dei lavoratori. Risultato? Una Rsu priva di una presidenza certa. Ovvero: la strada spinata per la linea antisindacale voluta dal sindaco Gigi Ruggeri e il Dg Igino Meloni. Netto il giudizio del presidente Rsu uscente, Gherazzu: " La maggioranza che ne è emersa non è certo il frutto di contenuti sindacali, ma bensi di giochi personali. Si è costruito un direttivo comprabile dalla parte governativa, Mi spiego meglio: si è seguito esattamente lo schema dettato e voluto dall'amministrazione. E cioè, spaccare i sindacati". Una constatazione spietata quella dell'esponente Uil. Che prosegue: "La volontà della Giunta era quella di isolare Gherazzu e Palmas. Non ci sono riusciti col voto. Ebbene, ora lo hanno fatto scegliendo la via segreta degli accordi. Il risultato va a danno dei lavoratori. Abbiamo tre rappresentanti Rsu che rapresentano solo otto parti del coordinamento. Non tutte e dodici. Staremo a vedere ora cosa riusciranno a ottenere".
Quotidiano di Quartu Sant'Elena l'Obbietivo. Del 06/12/2007
Massimo Moi
DIES IRAE
La nostra postura dell’Rsu targata
Meloni @ Ruggeri ha più a che fare
Con fresche esposizioni di chiappe al
sole, che pugni alzati contro il cielo in
segno di lotta e protesta. Una postura
più adatta a ricevere che a concertare.
E attenzione: da prendere, c’è ne da
Vero parecchio in via Porcu. Anzitutto,
i famosi 258milaeuro promessi dal
Governo comunale ai lavoratori.
Un’alchimia? Forse. Sta di fatto
Che la cifra corrisponde esattamente
Al salario del Dg in questi primi due anni di amministrazione.

martedì 4 dicembre 2007

Mario Draghi, un altro TERRORISTA A PIEDE LIBERO.

Le fantasie di Draghi26 novembre 2007 – Nel discorso rivolto ai banchieri riunitisi a Francoforte il 22 novembre, il Governatore di Bankitalia e presidente del Financial Stability Forum Mario Draghi ha elogiato il sistema finanziario fondato sui derivati e ha incoraggiato i colleghi a somministrare al paziente un'altra bella dose del veleno che lo ha già ridotto in fin di vita. Ma qualche banchiere rimasto ancorato alla realtà, come Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit, ha fatto sapere che la sua banca ha deciso di abbandonare la rotta imposta da Draghi.Nel discorso pronunciato al Center for Financial Studies, Mario Draghi ha elogiato il modello “Originate-to-distribute” (OTD), una formula con cui si intende la creazione di titoli derivati e la ridistribuzione dei rischi sul mercato, soprattutto con la cartolarizzazione, come è stato fatto con la bolla dei mutui USA.Draghi ha ammesso che la crisi in corso “essenzialmente è una crisi del modello OTD”, “ma è difficile credere che l'industria abbandonerà la cartolarizzazione”. “Come si può vedere, l'OTD è un modello che in alcuni aspetti presenta delle crepe, ma ritengo che sia troppo prezioso per tutte le parti per poter essere abbandonato”.L'ex dirigente di Goldman Sachs ha lanciato il suo appello per una maggiore globalizzazione e una maggiore eliminazione di regolamentazioni nazionali, guardando in prospettiva alla crescita delle pensioni private. Ha esaltato i successi “ottenuti dal settore privato e dalle autorità pubbliche nello smantellamento delle barriere tecniche e procedurali nazionali esistenti” nell'Unione Europea “secondo le proposte formulate nel secondo Rapporto Giovannini”.Alberto Giovannini è l'ex dirigente di LTCM, il fondo che fallì nel 1998 portando sull'orlo dell'abisso l'intero sistema finanziario mondiale. Ottenne, forse come premio, un posto come capo dei consiglieri per la transizione dalle monete nazionali alla moneta unica e per la liberalizzazione e l'integrazione dei mercati finanziari.Mentre Draghi spaziava inebriato nella realità virtuale, Alessandro Profumo annunciava che la Unicredit, la terza banca europea, aveva deciso di abbandonare il modello fallito tanto decantato da Draghi. "Precedentemente avevamo l'idea di dirigerci verso un modello di origination and distribution, ma questo modello non c'è più", ha detto Profumo al Financial Times.“Mr. Profumo è in disaccordo con altri dell'industria secondo i quali la stretta creditizia e i disordini del mercato sono temporanei e non cambiano la tendenza a lungo termine”, ha scritto il quotidiano finanziario.da: http://www.movisol.org/07news206.htm

lunedì 3 dicembre 2007

Donatella Zingone? Ma lo vuoi dire che e' la moglie di Dini?

1 Giugno 2000 - Ansa: Donatella? Donatella Zingone? Ma lo vuoi dire che e' la moglie di Dini? Ma da che parte sta l'Ansa? Da quella dei giornali che serve con i suoi notiziari o dalla parte del ministero degli Esteri che sborsa tanti ma tanti quattrini alle casse di Via della Dataria? Ecco la storiella che la dice lunga sulla maggiore agenzia di stampa nazionale. Due giorni fa, il 30 maggio, il Giornale esce con uno scoop. Donatella Dini, moglie del ministro degli Esteri Lamberto Dini, e' coinvolta in un'inchiesta giudiziaria che riguarda un finanziamento di 30 miliardi a un'azienda fiorentina. Donatella Dini risulta anche lei iscritta nel registro degli indagati. Da quotidiano di opposizione qual e', il Giornale se la spara con tutto il veleno di cui e' capace. E il giorno dopo, gli altri quotidiani seguono. E l'Ansa? Il direttore Pierluigi Magnaschi nicchia. Il 30 maggio, benche' sollecitato dalla redazione a seguire il caso, Magnaschi continua a prendere tempo. C'e' un pezzo preparato dagli uffici fiorentini dell'Ansa, ma e' meglio aspettare e consultarsi con il Ministero degli esteri. Il 31, non si puo' piu' tacere e cosi' l'Ansa manda in rete il suo primo take sul caso, alle 20,09 attaccando la notizia con la perquisizione della redazione del Giornale. Alle 20,35, un altro take. E Donatella Dini? Niente. L'Ansa e' riuscita a raccontare la vicenda, se cosi' si puo' dire, senza mai ricordare che Donatella Zingone, attiva donna d'affari, e' coniugata con il ministro degli esteri della Repubblica italiana, Lamberto Dini. Magnaschi, te lo dice il Barbiere, allora: Donatella Zingone e' la moglie del ministro degli Esteri Lamberto Dini!!!. Bds
03 dic 2007 - ROMA (Reuters) - Donatella Zingone, moglie dell'ex presidente del Consiglio Lamberto Dini, è stata condannata oggi a Roma a 2 anni e 4 mesi per bancarotta fraudolenta - pena interamente condonata - per il fallimento della società Sidema, coinvolta in un crack da 40 miliardi di vecchie lire nel 2002. Stessa pena, anch'essa condonata, per Italo Mari, un ex collaboratore di Zingone accusato di bancarotta preferenziale. Un altro ex amministratore, Enrico Pozzo, aveva patteggiato la pena a due anni lo scorso novembre.